Descrizione
La scoperta della villa avvenne nel 1907 durante i lavori di scavo per la realizzazione della ferrovia che, passando proprio da Realmonte, avrebbe attraversato la cittadina di Porto Empedocle collegando Agrigento a Siculiana. Venne così portato alla luce l’impianto originario dell’antica abitazione romana formata da due ambienti in opus sectile (decorati con lastre di marmo) e tre ambienti in opus tessellatum (decorati con pavimenti a mosaico).
Contigua alla prima parte della villa vi è la seconda grande ala, dove vi sono i resti della zona termale, tipicamente presente nelle ville patrizie romane e probabilmente edificata in epoca più tarda, intorno al II sec. a.C.
Completa la struttura dell’antica abitazione il colonnato del peristilio, che delimitava un giardino nel quale era posto l’impluvium, una grande vasca per la raccolta dell’acqua piovana; all’esterno sono riconoscibili il muro della recinzione e il terrazzamento che consentiva l’approdo verso il mare, poco distante dalla villa stessa.
Modalità d'accesso
Difficilmente accessibile a persone con limitate capacità motorie